Un gruppo di donne che, dopo la grande manifestazione del 13 febbraio a Belluno, vuole
continuare a discutere liberamente della condizione femminile oggi (e non solo). Per mantenere vivo il confronto tra noi, rimettere al centro la dignità, i diritti, il merito e il valore delle persone...SE NON ORA, QUANDO?

mercoledì 23 marzo 2011

Ho ucciso Shaharazad

Ci vuole del genio
per raggiungere una libertà così radicale.

Joumana Haddad (Beirut 1970), giornalista, responsabile delle pagine culturali del quotidiano "An Nahar", e scrittrice, è membro del Comitato del libro e della lettura presso il ministero della Cultura libanese. Premio Blue Metropolis per la letteratura araba nel 2010, in Italia ha ha pubblicato racconti e poesie nelle antologie "Parola di donna, corpo di donna" (2005) e "Non ho peccato abbastanza" (2007) e le raccolte di poesie "Adrenalina" (2009) e "Il ritorno di Lilith" (2009). In "Ho ucciso Shahrazad" (2010) racconta cosa significhi appartenere all'altra metà del cielo del mondo arabo; mostra le lotte per combattere gli steriotipi e conquistare diritti considerati inalienabili eppure tutt'altro che scontati, le gioie e i dolori; rivela le speranze ed espone le debolezze delle donne arabe, le sfide che si trovano ad affrontare e i problemi che vivono, talvolta provocano o ignorano.

 Sì, ho ucciso Shaharazad. L'ho uccisa dentro di me. E sono determinata a uccidere tutto ciò che le assomiglia, o si comporta come lei, nel mio inconscio, nella mia immaginazione e nella mia mente. Quindi le sue sorelle, figlie, nipoti e tutte le sue discendenti farebbero meglio a chiudere la fabbrica dei compromessi o a stare lontano da me. 
 

domenica 13 marzo 2011

Tokenism e Token

Vi invito alla lettura di questo articolo, scritto nel 2010 da Chiara Volpato, sociolga che insegna alla Univ. di Milano e che ho la fortuna di conoscere. Decodifica un modello , tokenism-token, di cui le stesse donne spesso non sono consapevoli. Buona lettura Margherita Token show Pubblicato su 10 Gennaio 2010 da donnedellarealta di Chiara Volpato Annozero, giovedì 7 gennaio 2010. In studio, intorno a Santoro cinque uomini (Castelli, Mentana, Travaglio, Vauro, Vendola) e una donna (Alba Parietti). Una perfetta situazione di tokenism. Quando due gruppi sono fortemente asimmetrici nei rapporti di potere, scegliere un rappresentante del gruppo debole e farlo sedere tra gli eletti serve a mostrare apertura mentale, paternalistica disponibilità verso l’altro, ma soprattutto serve a lasciare inalterato lo status quo. Il prescelto diventa un token, illusorio simbolo di una possibile ascesa sociale, mero specchietto per le allodole. Il token/alibi ha una funzione precisa: salvaguardare lo stato di cose esistenti togliendo forza alle voci di protesta: non è vero che nei talk show le donne non hanno voce, sono rappresentate da Alba Parietti. Come questa rappresentante sia scelta, quanto spazio le si dia, quali capacità abbia di interloquire con i signori esperti, poco importa. L’importante è che ci sia e che non si possa criticare quindi l’assenza di una voce femminile. La situazione verificatasi giovedì scorso ad Annozero è solo l’ultima di una lunga serie. Da sempre i salotti dell’intrattenimento e della politica brillano per misoginia e sessismo. Le vette, irraggiungibili, di Porta a Porta pongono tale programma fuori classifica. La concezione della donna che traspare dalla scelta dei temi, dal linguaggio usato, dalle inquadrature delle gentili ospiti hanno da tempo lasciato noi, donne della realtà, senza fiato. L’unica scelta possibile è stata smettere di guardare il talk show; ne ha guadagnato la qualità delle nostre vite. Ingenuamente speravamo che altri programmi mostrassero maggiore sensibilità e attenzione. E’ così che siamo incappate in una serie di delusioni, culminata, giovedì scorso, nel token Parietti. Abbiamo allora pensato che qualcosa bisogna pur dire, a costo di ripetere cose che suonano scontate, ma che evidentemente non sono state assimilate dai signori dell’etere. Come accennato, Annozero non è stata l’unica delusione. Ricordiamo una trasmissione de l’Infedele, in maggio, quando stava scoppiando il caso delle veline candidate. Lerner, a cui va riconosciuta una maggiore attenzione per le presenze femminili, aveva in quell’occasione invitato alcune donne: Ventura, la politologa di Farefuturo, che per prima aveva denunciato la scorrettezza delle candidature, Zanardo, autrice de Il corpo delle donne, potente denuncia dell’oggettivazione del corpo femminile da parte dei media, e due donne di spettacolo (anche se una ormai a pieno titolo transitata in politica): Carlucci e Parietti (sempre lei!). Di quella trasmissione, ricordiamo soprattutto la diversa distribuzione dei tempi degli interventi; ricordiamo di aver aspettato a lungo un intervento di chi aveva qualcosa da dire (Ventura e Zanardo), mentre la gran parte dello spazio veniva occupato dalle due replicanti, una in quota alla destra, una in quota alla sinistra, (Carlucci e Parietti), che riuscivano nell’impresa di litigare in diretta, con le tipiche modalità della politica maschile. Lo facevano però a labbra rifatte, dando modo alle telecamere di indulgere a lungo sul particolare. Già che ci siamo e che abbiamo deciso di farci dei nemici, accenniamo, en passant, a Che tempo che fa. Ci proponiamo per l’anno nuovo di tener conto di quante donne vengono invitate rispetto agli uomini e di chiedere a Fazio, per la prossima edizione, di prendere un annunciatore uomo al posto di Felipa e una giornalista donna al posto di Gramellini. Gli standard sono gli stessi: giovane, carino, sbarazzino nel primo caso; competente, non conformista, dotata di spessore morale nel secondo. Perché queste trasmissioni ci sembrano esemplari? Perché riassumono come vengono trattate le donne nei talk show. In quei salotti, le poche volte che si interpella una donna, le inquadrature indulgono sui particolari fisici, si fanno domande su temi privati, si concedono tempi brevi per rispondere (anche quando ha idee da vendere, come è successo a Michela Marzano, sempre all’Infedele), le interruzioni si sprecano soprattutto quando mostra di avere qualcosa da dire (chiedete a Concita De Gregorio a proposito dei suoi interventi a Ballarò e Annozero). La situazione precipita quando la donna invitata non risponde al canone imperante (bellezza appariscente e incompetenza), esprime un suo pensiero, interloquisce con cognizione di causa e senza farsi intimidire. L’esempio, scontato, è dato dagli appellativi che Berlusconi (“più bella che intelligente”) e Castelli (“zitella petulante”) hanno rivolto a Rosy Bindi durante una puntata di Porta a Porta. Anche in quell’occasione Bindi era l’unica donna presente; osava però sfidare la sua posizione di token criticando ad alta voce le esternazioni del premier, che rimproverava il presidente Napolitano per non averlo “raccomandato” ai giudici della Corte Costituzionale. Gli uomini (Vespa, Alfano, Castelli, Casini, Barenghi) ascoltavano in rispettoso silenzio. Col suo intervento, Bindi esibiva due qualità inaspettate e fastidiose in una donna: coraggio e competenza. Come da manuale, proprio queste qualità hanno innescato l’aggressività del premier gentiluomo. Noi, donne della realtà, chiediamo allora maggiore attenzione ai conduttori dei programmi di intrattenimento politico. Non sappiamo perché sia così ristretta la rosa delle donne che interpellano e perché siano spesso così bassi i criteri di merito per essere interpellate (anche se quest’ultimo, a dire il vero, è un problema che riguarda uomini e donne allo stesso modo). Certo che se si vogliono trovare interlocutrici nei palazzi della politica, la rosa è veramente ristretta dati i bassi numeri delle parlamentari italiane. Ma se si intende uscire dai palazzi, perché ignorare le donne della realtà e inseguire solo le donne dello spettacolo? La prossima volta che Santoro non sa chi chiamare, possiamo fornirgli nomi e numeri di telefono di donne competenti, informate, in grado di formulare pensieri divergenti e di suggerire soluzioni inattese. La mia dentista, per esempio, saprebbe sicuramente rivolgere domande imbarazzanti ai politici. Ma forse è proprio quello che si vuole evitare…

martedì 8 marzo 2011

Libere


http://www.ultrafragola.it/it/03266/2597/page.html

Il 3 ottobre alle 21 l’associazione “Di Nuovo” presenta Libere, atto unico di Cristina Comencini. Con Lunetta Savino e Isabella Ragonese, regia di Francesca Comencini. 


La Comencini introduce anche l'associazione per cui ha scritto il testo:
A partire dal luglio scorso ho sentito il bisogno di riunirmi con altre donne e parlare di quel che stava accadendo nel nostro Paese, e che vedeva al centro l’immagine femminile.
Ci siamo ritrovate a condividere, innanzitutto, il disagio e lo sconcerto per l’acquiescente indifferenza con la quale gran parte del paese ha accolto fatti, rappresentazioni, discorsi fortemente lesivi della nostra dignità. E come tante altre, ci siamo anche noi chieste come e perché accadessero fatti inesplicabili e contraddittori con la presenza di movimenti femminili forti e organizzati protagonisti di lotte di cui ci pare ancora di cogliere i segni nella società.
Dalle nostre discussioni è nato un documento condiviso e un gruppo, che da allora non ha fatto che allargarsi, incontrando l'entusiasmo e la partecipazione di donne e associazioni di donne da tutta Italia.

giovedì 3 marzo 2011

Un difetto nelle donne


          Le donne 
hanno forze che sorprendono gli uomini..
          sopportano fatiche
e portano fardelli,
          ma comprendono la felicità , l'amore e
la gioia.
          Sorridono quando vogliono urlare.
         
Cantano quando vogliono piangere.
          Piangono quando sono
felici
          e ridono quando sono nervose.
          Combattono
per quello in cui credono...
          si ribellano all'ingiustizia.

          Non accettano un "no" come risposta
          quando credono
che ci sia una soluzione migliore.
          Rinunciano per far avere 
di più alla famiglia.
          Vanno dal dottore con un'amica
spaventata.
          Amano incondizionatamente.
          Piangono
quando i loro figli vincono
          e festeggiano quando i loro
amici ricevono premi.
          Sono felici quando sentono parlare

          di una nascita o di un matrimonio.
          I loro cuori si
spezzano quando muore un amico.
          Stanno in lutto per la
perdita di un membro della famiglia
          ma sono forti quando
pensano che non sia rimasta più forza.
          Sanno che un
abbraccio ed un bacio
          possono curare un cuore spezzato.

          Di donne ce ne sono di tutte le forme, misure e colori.

          Guideranno, voleranno, cammineranno, correranno o ti
invieranno e-mail
          per mostrarti quanto tengano a te.

          Il cuore di una donna è ciò che continua a far girare il
mondo.
          Portano  gioia, speranza e amore.
          Hanno
compassione ed idee.
          Danno supporto morale alla famiglia e
agli amici.
          Le donne hanno cose vitali da dire
          e
tutto da dare.

          Comunque, se c'è un difetto nelle donne

          è che si dimenticano del loro valore.


        

AAA cercasi la forza e l'onore delle donne

http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2011/03/03/news/carmen-consoli_intervista-video-13107096/
Articolo di repubblica e video di Carmen Consoli!

Riunione domenica 6 marzo

Presso il Centro Servizi per il Volontariato, domenica 6 marzo ore 18.
Il CSV si trova in via Piave 5, davanti all'asilo Cairoli (sul lato sinistro della strada scendendo) e via Piave è quella che scende fra il duomo e la provincia (passa di fianco agli Industriali). Meglio se siete puntuali, così non dobbiamo alzarci ogni volta ad aprire la porta.

servizi via internet

Ciao, vi sottopongo questa mail arrivata, come tante altre, e segnalatami da un'amica Mi piacerebbe sapere la vostra opinione: se siete inorridite! schifate! possibiliste! quant'altro Buongiorno, Siamo Euro-Escort services Ltd e siamo lieti di informare i nostri clienti e ilpubblico della nostra presenza in italia dopo oltre 20 anni di attivita nella Gran Bretagna e negli Stati Uniti.Il nostro e un servizio di Escort Esclusiva.I nostri clienti godono di molteplici privilegi tutto da scoprire.Iscrizione e assolutamente gratuito e senza alcune impegno.Cosa Offriamo?Un servizio di Escort proprio come vuole leiSpese su misura del clienteEscort Locali e internazionalipossibilita di scegliere proprio profiloUn Escort ovunque vuole leiI nostri servizi premium significa che siamo in grado di venire all'incontro alla clientelasoddisfando ogni sua richiesta allo stesso tempo offrendo i migliori servizi sul mercato.Per Iscriversi basta inviare un email con i seguenti :NOME:COGNOME:Nome Utente(Scelta):Password(Scelta):Indirizzo Email:Per Inviare una richies ta di iscrizione e richiedere un p reventivo dei nostri servizi contemporaneamente, la preghiamo di indicarele proprie scelte. Ad esempio;Sesso: Donna Eta pref: 20 - 29 AnniColore: BiancaStatura: Magra e Altalocalita: Italiana oppure esteraData: Indica data di arrivoDurata: indica gg e ore Luogo: Albergo oppure al proprio domicilioUna volta ricevuto la vostra richiesta provederemo ad inviarvi un preventivo complessivo in base alle vostre richieste indicando le modalita dipagamento e vi invieremo il link per accedere al portale virtuale per consultare le foto.Scriveteci oggi: euroescort@cheerful.com Vi Aspettiamo.

mercoledì 2 marzo 2011

forse ce l'ho fatta!!

Care ragazze, se mi vede Brunetta!!! ... da adesso ci sono anch'io, un pò affacendata a capire come funzionano queste cose. All'inizio è sempre difficile. Grazie a Rachel