Un gruppo di donne che, dopo la grande manifestazione del 13 febbraio a Belluno, vuole
continuare a discutere liberamente della condizione femminile oggi (e non solo). Per mantenere vivo il confronto tra noi, rimettere al centro la dignità, i diritti, il merito e il valore delle persone...SE NON ORA, QUANDO?

sabato 24 marzo 2012

Ai candidati al ruolo di sindaco della città di Belluno


Il gruppo Senonoraquando Belluno è nato in occasione della manifestazione del 13 febbraio 2011 per promuovere il rispetto della dignità femminile e favorire la rappresentanza della donna nei luoghi decisionali. È politicamente trasversale.

In occasione delle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale di Belluno intende presentare un documento di intenti da sottoporre ai candidati al ruolo di sindaco. Focalizza l’attenzione intorno a cinque parole chiave.

1 Dignità

Occorre dedicare attenzione alle tematiche relative alla dignità della donna ed all'uso della sua immagine a scopi pubblicitari. Serve una promozione di progetti culturali per la diffusione e realizzazione della parità di genere.

2 Violenza

La violenza contro le donne è ancora oggi una realtà che l’amministrazione locale non può ignorare. Chiediamo un impegno preciso nel combattere al violenza contro le donne, riconoscendo e sostenendo il centro antiviolenza e facendosi carico economico ed organizzativo delle case rifugio sul territorio comunale. Chiediamo inoltre di promuovere azioni per la prevenzione del bullismo, in particolare quello a sfondo sessuale di genere.

3 Rappresentanza

Si chiede che ogni lista elettorale preveda la presenza di candidati uomini e donne in numero equivalente. Nella futura giunta dovrà esserci un'equa distribuzione di incarichi.
Nelle scelte e nell'azione dell'amministrazione va introdotta la valutazione di genere e la redazione del bilancio di genere.
Si auspica il sostegno dell'imprenditoria femminile attraverso agevolazioni e forme di investimento e accesso al credito.

4 Vivibilità e sostenibilità della vita in città

L’amministrazione comunale deve promuovere azioni per la mobilità sostenibile e per il turismo a basso impatto ambientale, prevedendo per ogni nuovo tratto di strada la relativa ciclabile e riorganizzando la viabilità in rete con le piste già esistenti. Serve più attenzione al funzionamento dei mezzi pubblici: autobus, pulmini scolastici. Belluno, città capoluogo, dovrà impegnarsi per ottenere il potenziamento dei collegamenti ferroviari con la pianura e la montagna e garantire la frequenza di un adeguato numero di corse.

5 Cultura

La cultura sia un elemento qualificante della città sia per i residenti che per i turisti. A Belluno giovano progetti culturali permanenti, con una particolare attenzione all'universo femminile e ai giovani, favorendo la loro autonomia nel muoversi in città per raggiungere la scuola, la palestra, la piscina per lo svolgimento di attività post scolastiche e riconsiderando le proposte operative del progetto Belluno-città dei bambini. Vanno potenziati quindi gli spazi culturali. Quanto al patrimonio, va restaurata e ripristinata la scuola Gabelli, testimonianza di un centro scolastico all'avanguardia e di un metodo educativo rispettoso delle singole identità e che si oppone agli stereotipi di genere.

6 Conciliazione

L’ente pubblico dovrebbe promuovere una cultura della condivisione dei lavori familiari e di cura, mettendo in atto ogni utile iniziativa per garantire servizi diffusi e di facile fruizione, promuovendo campagne anche in ambito domestico.



giovedì 15 marzo 2012

Le donne e il jazz, celebrando un anno di attività

Nonostante domenica scorsa fosse esplosa la primavera, molti hanno partecipato in Sala Bianchi all'iniziativa "Dare del Lei al jazz", che SNOQBelluno ha organizzato per celebrare in musica di un anno di attività.
Qui sotto potete trovare il link all'articolo uscito sul Corriere delle Alpi
Le donne e il jazz: un incontro per la prima cartolina


In apertura è stato presentato il breve video riassuntivo di un anno di attività SNOQBelluno. Visto e considerato che la colonna sonora è risultata una bella sorpresa per molti dei presenti, per quanto poco attinente col jazz, vi lascio il link su you tube del video ufficiale dell'artista...


Violenza il Venerdì

Su suggerimento di Belluno Donna vi consiglio di scaricare l'articolo di copertina de Il Venerdì di Repubblica del 2 marzo 2012. Il testo, ricco di testimonianze, risulta scaricabile fino a fine mese.
Perché il posto più pericoloso per una donna è casa sua

martedì 13 marzo 2012

Un anno di attività!!!

Un piccolo video per ricordare le attività a cui ci siamo dedicate, abbiamo proposto, a cui abbiamo partecipato...



giovedì 8 marzo 2012

Respect! Giornata Internazionale della Donna

Donneeee!  Suggerendo di andare a rispolverare l'origine di questa giornata (ancora una volta i diritti sul lavoro), vi propongo una serie di link...dei più vari, direi... per chi non avesse avuto il tempo di navigare un po'...
Cispi - Walking Africa donne africane
Il Post - Storia del simbolo maschio/femmina
Amnesty per le donne del medio oriente
Le Monde - Pur l'abolition du 8 Mars
Le donne di Emergency
Lettera43 - Stipendi maschili e femminili


Buona giornata internazionale della donna!

mercoledì 7 marzo 2012

Lavoro al femminile

La Stampa.it anche oggi propone un'inchiesta e un articolo interessanti in tema di occupazione femminile. In cerchi un lavoro e trovi soltanto offerte a luci rosse si riporta l'attenzione su come non sia la stessa cosa cercare lavoro se si è donna o uomo, a parità di condizioni e disponibilità. Si rincara la dose nelle pagine di economia, con Ma è in rosa il motore dell'economia ,  pagina alla quale potete trovare numerosi link correlati. L'articolo propone, tra le altre cose, alcuni spunti tratti dal libro di Daniela Del Boca, economista del Collegio Carlo Alberto di Torino e direttrice di Child, che assieme a Letizia Mencarini e Silvia Pasqua ha scritto per Il Mulino "Valorizzare le donne conviene", da cui:
È vero che lo Stato è in mala fede e non aiuta le donne a uscire da questa condizione. Ma è vero anche che alcune idee sono dure a morire. La prima è che se il gentil sesso resta a casa fa più figli. L’Italia è l’esempio eclatante che ormai vale il contrario: in tutto l’Occidente «sono i Paesi dove le donne partecipano di più al mercato del lavoro quelli con una fecondità più alta», ci ricorda Del Boca. La seconda falsa verità è che le donne che lavorano di più sono madri peggiori: il benessere dei bambini è legato invece «alle condizioni economico-sociali della famiglia». Che migliorano se la donna lavora. Il che rende lei e i figli anche meno vulnerabili, nel caso di separazione. Infine, i rendimenti scolastici dei bambini italiani sono inferiori alla media europea. Inchiodare la donna casa non serve dunque neanche a migliorare il risultato scolastico dei figli. E il terzo luogo comune, il più sciocco, che le autrici smentiscono, è che le madri lavoratrici sono più infelici: è vero il contrario come dimostrano i dati già citati sulle casalinghe. Come fare per cambiarle teste degli italiani? Del Boca è convinta che «per imporre il cambiamento servono degli incentivi: più asili nido, sgravi fiscali, congedi part-time divisi tra uomini e donne, tanto per fare esempi». Ma se non se ne convince il governo, le donne saranno destinate sempre alla loro ribellione silenziosa, come la chiama Emma Bonino. Restare a casa senza figli. Un modo come un altro per cancellare un Paese.
Il Corriere della Sera propone invece un 8 marzo dedicato ad una figura professionale specifica in Herat, l'8 marzo delle donne soldato .

martedì 6 marzo 2012

Libera donna in libero Stato

Si ricomincia a parlare di 8 marzo. Alle volte è un buon pretesto per riportare in campo giuste discussioni, altre è usato un po' a sproposito, ma come non essere d'accordo per questa volta con Massimo Gramellini quando afferma che "La vera festa della donna è il coraggio di essere donna e di imporsi come tale ogni giorno, infischiandosene del giudizio."
Leggete il resto del Buongiorno su La Stampa on line: Libera donna in libero Stato

giovedì 1 marzo 2012

Dare del Lei al jazz

Siamo lieti di presentarvi questa nuova iniziativa, grazie a Francesco Sovilla.
Fotografo "storico" del Jazz in Veneto, in trent'anni di foto di palcoscenico Francesco Sovilla ha prodotto un migliaio di ritratti di musicisti jazz, nazionali e internazionali. La passione di una vita da un po' di tempo ha preso anche la forma di conferenze e corsi in cui Sovilla, attingendo alla sua vasta conoscenza del genere, nonché al proprio archivio fotografico e sonoro, spazia agevolmente dalla storia del jazz in generale ad approfondimenti come quello sul jazz al femminile proposto in Dare del Lei al jazz. 

Sarà un interessante documento visivo e sonoro, sull'importanza della donna nella storia del jazz, che offrirà l'occasione di riascoltare alcune protagoniste di altissimo livello, jazzwomen famosissime oppure misconosciute, con molte testimonianze fotografiche inedite.


Vi ricordiamo inoltre la seconda lezione del corso "Storia e pensiero delle donne".
Vi aspettiamo numerosi!